Il tempo sospeso
Seguendo Andrei Tarkovskij
Il tempo è uno stato. E' la fiamma che fa vivere l'anima dell'essere umano. La memoria è un concetto spirituale.
Il tempo e la memoria sono fusi l'uno nell'altra, sono due facce della stessa medaglia.
Dicono che il tempo sia irreversibile. Questo è giusto soltanto nel senso comune di un passato che non torna. Ma cos'è, in sostanza, il passato? Quello che è già trascorso? Che cosa significa "trascorso"? Se per ciascuno è proprio nel passato che si racchiude la perenne realtà del presente, di ogni momento attuale? Il passato in un certo senso è più reale, e in ogni caso sicuramente più stabile e solido del presente. Il presente scivola via e scorre come sabbia tra le dita, acquistando corpo nel suo ricordo.
Il tempo può scomparire senza lasciare traccia nella nostra realtà materiale, perché esso è solamente una categoria soggettiva del nostro spirito. Il tempo si sedimenta in noi, nelle nostre anime.
"[Stavrogin] Nell'Apocalisse l'angelo giura che il tempo non esisterà più.
[Kirillov] Lo so. Questo è detto là molto giustamente; con chiarezza e precisione. Quando tutto l'uomo raggiungerà la felicità, il tempo non ci sarà più, perchè non occorrerà. E' un'idea molto giusta.
[Stavrogin] Dove, dunque, lo nasconderanno?
[Kirillov] In nessun posto lo nasconderanno. Il tempo non è un oggetto, ma un'idea. Si spegnerà nella mente."
( Fedor Dostoevskij, I demoni )